Ascensori più veloci, alti e suggestivi

Il primo ascensore dedicato al trasporto di persone venne realizzato da Elisha Otis nel 1857 a New York. Venne costruito su cinque piani e la sua velocità era di 12 metri al minuto.

Oggi, 165 anni dopo, l’ascensore più veloce al mondo viaggia a 72 km/h, ossia 20 metri al secondo, e si tratta del Guangzhou CTF Finance Centre in Cina. Quest’ultimo ha 111 piani, raggiunge un’altezza di 530 metri ed è considerato un ascensore razzo caratterizzato da un motore a magneti. 

Per quanto riguarda gli ascensori più alti del mondo con un’altezza pari a 830 metri, il Burj Khalifa di Dubai si aggiudica il primo posto e impiega solo 1 minuto e 24 secondi per il raggiungimento dell’ultimo piano.

Per la realizzazione di questo grattacelo ci sono voluti sei anni e 1,5 miliardi di dollari; fu inaugurato nel 2010 ed ha raggiunto molteplici primati tra cui quello di essere l’edificio con più piani al mondo, composto da ben 163 piani.

Burj Khalifa
Taipei 101

Al terzo posto il Taipei 101 realizzato dalla Toshiba è considerato uno degli ascensori più alti al mondo con un’altezza pari a 508 metri e che impiega circa 30 secondi per raggiungere la cima.

Quando si parla di ascensori spettacolari, tra i primi da non perdersi c’è l’ascensore Bailong in Cina e lAquaDom a Berlino.

Il primo, anche conosciuto come l’ascensore dei Cento Draghi, si trova nello Zhangjiajie National Forest Park nell’Hunan, in Cina.

È famoso per essere l’ascensore esterno più alto al mondo, precisamente raggiunge i 326 metri, è in vetro ed è costruito su una scogliera. Il Bailong offre una vista mozzafiato sul famoso parco naturale cinese.

Con 128 piani e 632 metri di altezza, la Shangai Tower, si aggiudica il secondo posto. È considerata l’edificio più alto della Cina e raggiunge una velocità di 69 km/h.

Per finire, il secondo ascensore che si differenzia per la sua spiccata originalità, si trova all’interno dell’AquaDom, l’acquario cilindrico di Berlino. Quest’ ascensore a vetrate permette ai visitatori di osservare da vicino la fauna dell’acquario, spostandosi anche nelle zone più profonde.